Bonus con sconto in fattura del 50%

RISTRUTTURARE CON IL BONUS CHE PREVEDE LO SCONTO IN FATTURA DEL 50%

bonus ristrutturazioni del 50% è sicuramente una delle agevolazioni dal più ampio respiro, che si appresta a trovare maggiore appeal per effetto della possibilità di cessione del creditoGrazie al bonus ristrutturazioni è possibile portare in detrazione fiscale del 50% le spese sostenute, entro il limite massimo di 96.000 euro. A spiegare come funziona l’agevolazione è la guida agli incentivi fiscali dell’Agenzia delle Entrate e nelle righe che seguono vedremo punto per punto le regole da seguire. La detrazione fiscale del 50% spetta per le spese di manutenzione straordinaria negli edifici singoli, mentre è riconosciuta anche per la manutenzione ordinaria nei condomini.

RICHIEDI INFORMAZIONI

Nel dettaglio, la detrazione del 50% spetta per:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Bonus ristrutturazioni 2020, a chi spetta? Ecco chi può richiedere la detrazione

Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.

 La detrazione del 50 per cento dall’Irpef può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai seguenti soggetti che sostengono le spese:
  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
  • soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.